Member Since: 22 Apr 2012
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Riporto da esperienza di un amico:
Una piccola premessa, quello che vorrei descrivere è dettato anche dall'esperienza maturata nella gestione di una piccola flotta di veicoli aventi tutti un impianto a doppia batteria.
Diverse sono le scuole di pensiero che riguardano l'impiego di un secondo accumulatore a bordo di un fuoristrada. Proverò ad elencarne alcune, tentando di citarne pregi e difetti, secondo il mio metro di giudizio. Mi aspetto commenti e correzioni e qualora non vi trovaste d'accordo, vi prego di giustificarne il motivo, si può cambiare idea senza problemi .
Vi invito anche a citare altri sistemi da me dimenticati o semplicemente ignoti.
Alternatori e dinamo.
Naturalmente bisogna parlare seppur brevemente anche di questi due oggetti. Sono entrambi due generatori di energia elettrica, il primo, lo dice anche il nome, genera corrente alternata, il secondo corrente continua. Vengono utilizzati nei veicoli per generare l'elettricità destinata al fabbisogno dei dispositivi elettrici, parti ausiliarie del motore e dispositivi indispensabili, come l'illuminazione o il raffreddamento.
Le dinamo hanno il vantaggio di produrre corrente continua utilizzabile direttamente dall'impianto di bordo senza troppa elettronica, però sono più grandi ed ingombranti e un pochino meno efficienti. Gli alternatori, sono più leggeri ed efficienti ma producendo corrente alternata trifase, hanno bisogno quindi di sei diodi e di un regolatore un po più complicato per poter fornire la necessaria corrente continua. Per fortuna l'elettronica moderna, ha ridotto le dimensioni e minimizzato i costi e gli alternatori hanno soppiantato le dinamo praticamente ovunque. L'alta integrazione ha consentito anche che questi circuiti siano fisicamente integrati nel corpo dello stesso dispositivo, rendendolo di fatto praticamente uguale alla dinamo.
Veniamo al dunque circa le batterie:
Caso 1) Batterie in semplice parallelo;
due batterie uguali sono collegate con i due poli positivi ed i due negativi agli stessi cavi che provengono rispettivamente dall'alternatore (+) e dalla massa del veicolo (-).
Vantaggi: il non plus ultra della semplicità , corrente disponibile molto elevata, funzionamento immediato.
Svantaggi: è necessario un alternatore adeguato, le due batterie devono essere identiche e vecchie uguali, comunque qualora una delle due si deteriori precocemente, condizionerà negativamente anche l'altra rendendo la sostituzione di entrambe indispensabile. Un dispositivo ad alto assorbimento (inverter, frigo, verro) può scaricare al punto le due da rendere impossibile l'avviamento.
Caso 2) Batterie connesse all'alternatore con interruttore manuale;
A motore in moto, l'autista agisce su un interruttore che collega tra loro i poli delle due batterie, anche diverse, tra loro, prima o subito dopo aver spento il motore bisogna disconnettere.
Vantaggi: è facile da fare, consente l'avvio d'emergenza (alla chiusura dell'interruttore le batterie sono in parallelo), corrente disponibile molto elevata.
Svantaggi: è necessario un alternatore adeguato, la ricarica può essere molto disomogenea per la differenza di resistenza interna tra i due accumulatori, se ci si dimentica l'interruttore inserito una delle due batterie si può scaricare sull'altra.
Caso 3) Batterie connesse all'alternatore con interruttore automatico o divisore di carica elettromeccanico;
A motore in moto, un sensore misura la tensione generata e un relè collega tra loro i poli delle due batterie, anche diverse, tra loro, subito dopo aver spento il motore il sensore disconnette il tutto.
Vantaggi: totalmente automatico, consente l'avvio d'emergenza (alla chiusura di un pulsante si possono mettere momentaneamente le batterie in parallelo).
Svantaggi: è un sistema sproporzionatamente caro (utilizzando kit in commercio), è necessario un alternatore adeguato, la ricarica può essere molto disomogenea per la differenza di resistenza interna tra i due accumulatori, la corrente erogata da tutto l'impianto è quella corrispondente alla capacità della singola batteria connessa.
Caso 4) Batterie connesse all'alternatore con divisore di carica a diodi o mosfet;
Le due batterie, anche completamente diverse, sono permanentemente connesse ad un dispositivo che in modo del tutto automatico, divide la corrente proveniente dall'alternatore tra i due accumulatori collegati.
Vantaggi: totalmente automatico, mantiene sempre separate le due batterie, consente il parallelo per l'avvio d'emergenza, non è indispensabile avere un alternatore maggiorato, viene fornita corrente ad una batteria in modo prioritario.
Svantaggi: è caro, la corrente erogata da tutto l'impianto è quella corrispondente alla capacità della singola batteria connessa.- Easy-Lift suspension module 4.0
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26th Nov 2013 5:54 pm
01coccobet
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meglio, soprattutto per le dimensioni dei cavi usati 35mm2 - Easy-Lift suspension module 4.0
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26th Nov 2013 7:46 pm
flydive
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Ma aggiungere una RAT per caricare la seconda batteria
26th Nov 2013 11:00 pm
01coccobet
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dobbiamo sostituire la pompa idraulica con una pneumatica
e
SI PUÓ FARE!!!!!
figuring it out!!!!
the best feeling:getting airborne.
27th Nov 2013 9:49 pm
Giancarlo
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Quello che ti posso dire, mi a Side per la sua competenza, è che sui camper, o caravan itineranti, con la seconda batteria viene montato un "parallelatore" (mi pare si chiami così) che gestisce le batterie. In sostanza mantiene primariamente carica la batteria per il motore e devia "l'eccesso" su quella dei servizi.
A motore spento la carica, che avviene tramite pannelli solari, generatori o colonnine, viene indirizzata sulla batteria dei servizi e poi su quella motore, così da avere la ripartenza garantita.
Vista la molta elettronica già presente io mi indirizzerei sul metoto 2 citato da Side.
Però dipende da quanto guidi Membro del Club
Member Since: 22 Apr 2012
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01coccobet wrote:
dobbiamo sostituire la pompa idraulica con una pneumatica
e
SI PUÓ FARE!!!!!
E con cosa ricarichi la batteria... con l'aria compressa? - Easy-Lift suspension module 4.0
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28th Nov 2013 9:48 am
Sidestick
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Stamane ho rimesso in moto il D3 dopo una settimana di fermo, temperatura 2° e la mia batteria di un solo anno e mezzo ha faticato un po' a far partire il motore, per un attimo si è anche acceso l'albero di natale con le varie scritte di avaria
Nonostante questo al momento non sento la vera necessità di portarmi dietro una seconda batteria, quello che farò invece sarà prendermi un buon carica/manutentore della Ctek per avere una batteria sempre fresca.
Il problema della nostra auto è che se cammina per brevi tragitti non riesce a ricaricare come si deve la batteria e quando spenta ha un sacco di assorbimenti parassiti che tendono a scaricarla nel tempo.
Io la uso si e no una volta la settimana e ci faccio 10/20 km, saltuariamente qualche viaggio in Umbria ma sono al max 2 ore - Easy-Lift suspension module 4.0
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28th Nov 2013 9:58 am
aless672001
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quoto quanto riportato da Sidestick, anche io noto gli stessi problemi, in effetti, per le dimensioni del vano, il massimo amperaggio è quello, però almeno 15/20 ampere in più farebbero comodo.
28th Nov 2013 11:52 am
01coccobet
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con il verro e l'inverter, l'energia non basta mai figuring it out!!!!
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28th Nov 2013 11:38 pm
Panoramix
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buona anno a tutti, riesumo questo post perchè vorrei finalmente montare anche io una seconda batteria.
Come molti del forum, sarà una Optima D34\78 da 55Ah e per il sistema di gestione sono orientato al traxide.
Ho visto i due modelli SC-80 e USI-160, quest'ultimo è più indicato per il verro.
Accessorio che non escludo che un domani monterò e quindi guardo avanti ma... Domanda!
Ci sono in giro un po' di persone che hanno il verro e non anno la seconda batteria (vero cocco? ), se uno lo vuole montare l'USI-160 è davvero indispensabile?
Chi mi spiega in sintesi i vantaggi di uno rispetto all'altro?
Altra domanda, forse stupida ma ci capisco davvero poco.
Con un sistema del genere installato se si dovesse andare in soccorso di qualcuno per avviare con i cavi occorre usare misure particolari?
Discovery 3 "Tank", 2.7 TDV6 - Fully Land Rover Passion edition
LR4 "Enterprise", 5.0 V8 Petrol: now factory style but it will be like that for a long time
L322 "Centurion 3.6 TDV8", Land Rover Passion edition in progress
1st Jan 2016 6:59 am
flydive
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Visto che anche io in passato avevo valutato la cosa provo a dirti la mia.
Il sistema della Traxide è fatto molto bene, ma secondo me è mirato ad una funzione diversa da quello che cerchi. In breve quando spegni l'auto lui mette le batterie in parallelo e siccome la piccola (optima) si ricarica prima della grande, questa avrà un valore di voltaggio maggiore che ad auto spenta andrà a trasferirsi sulla batteria di serie portandola ad uno stato di carica maggiore fin quando i 2 valori di tensione si equilibrano. Questo garantisce una lunga vita della batteria di serie e partenze sempre pronte in quanto alla messa in moto si sfruttano entrambe. Ma questo sistema nasce per dare una lunga autonomia ai frigoriferi e alle utenze da "campo", infatti mantiene le batterie in parallelo finchè quella di serie non raggiunge gli 11,5 volt (il minimo per la messa in moto motore) dopodichè le separa mantenendo le utenze da campo solo sulla Optima che permette una scarica più profonda. Come difetti però ha in primis l'interfaccia utente, ovvero un solo led che in funzione del tipo di lampeggio informa in che modo sta lavorando il sistema (separato, parallelo x utenze, parallelo forzato x verricello, messa in moto d'emergenza) e non è di facile comprensione senza una tabellina, in secundis quando una delle 2 batterie è verso fine vita tende a far scaricare l'altra in modo precoce rendendo il sistema praticamente inutile.
Gli altri sistemi usati nel resto del mondo sono più semplici da usare e lasciano sempre le batterie separate ad auto spenta, quindi la sola batteria da 55 A si farà carico delle utenze da campo ma con una durata molto più breve (un frigo lo si alimenta per sole 24/30 ore).
Il Ctek postato da Fly è uno dei sistemi migliori e permette l'integrazione di un pannello solare, il problema del D3 è il dove metterlo visto l'esiguo spazio nel cofano motore e altra cosa da non sottovalutare è il costo!
Se il tuo problema è solo il verricello, a meno che tu non vada davvero a cercartele, la singola batteria unita all'alternatore dell'auto (quindi motore in moto) è più che sufficiente ad alimentare un 12.000 lb per quello che è necessario a tirarsi fuori dai guai, ma visto il peso del nostro pachiderma, una buona "taglia" è molto più efficace di due batterie in parallelo credimi
Infine puoi anche optare per un sistema fatto in casa, l'unico consiglio che posso darti è di usare componenti di alta qualità (quelli nautici vanno benissimo) e soprattutto cavi di adeguata sezione e bontà, a mandare arrosto il D3 ci vuole davvero poco viste le correnti in gioco.- Easy-Lift suspension module 4.0
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1st Jan 2016 11:19 am
flydive
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